Tra qualche giorno ripartiranno i corsi di Pianoforte nella nostra Associazione, come ogni anno ci sono delle novità: arrivate soprattutto dall’esperienza e dall’osservazione del mondo che cambia, l’apprendimento, i tempi di attenzione, le esigenze e motivazioni personali, sono da sempre in continuo cambiamento. Anche la didattica deve seguire i tempi e non rimanere statica nella tradizione, pur conservando l’alta qualità e la vera funzionalità , adeguandosi ai tempi attuali, per costruire desideri e obiettivi di ciascun iscritto Per me le novità non solo solo l’inserimento di qualche corso rimodellato e ampliato, ma anche il rinnovamento degli entusiasmi, le motivazioni e la voglia di fare qualcosa di bello per tutti, ma anche la creazione di spazi nuovi, di collaborazioni esterne e di esperienze per tutti i partecipanti di alto livello, dove la possibilità di interagire attraverso la musica diventa reale e professionale. La mia presenza sarà sicuramente attiva e seguirà ogni iscritto in prima persona accompagnandolo a tutti i livelli possibili. Vi aspetto quindi sabato 17 dalle ore 11 alle ore 20 in Associazione per tutte le informazioni che vi serviranno o semplicemente per curiosità. Ci saranno due interventi nell’arco della giornata il primo alle ore 11,30 e il secondo alle ore 15,30, dove illustrerò tutti i programmi, i progetti di questa nuova esperienza che sta per ripartire sul binario numero sette. Sette come le note, come i giorni della settimana, come le meraviglie del mondo e come il simbolo della completezza. Che sia di buon auspicio per tutti quanti…a presto
Quando si presenta uno sconosciuto, dentro di noi si formano delle domande, riflessioni, osservazioni e le prime apparenze talvolta tracciano già il nostro disegno. In questo caso forse abbiamo saltato i preliminari e siamo passati ad un finalmente arrivato 2021. L’anno appena passato é stato per tutti difficile, buio e pieno di incertezze. Abbiamo scoperto forse la reale impermanenza delle cose, abbiamo visto persone andarsene via, le nostre abitudini di colpo cambiate senza poter scegliere, ci siamo sentiti dire é così e basta, devi stare in casa, non puoi vedere chi vuoi, tutti possono essere dei malati in circolazione, se ti ammali sei isolato da tutti, non puoi più vedere il mare, la natura…. potrei scrivere per ore tante cose che tutti sappiamo già e abbiamo vissuto, ognuno con la sua sensibilità. Penso che mai come oggi la strada per uscire fuori dal buio sia quella della collaborazione e del voler bene comune, desiderare di cuore che tutte le persone possano ritrovare il sorriso. Spesso si pensa solo per il bene proprio e della cerchia di affini, ma altro si deve fare e pensare, noi abitiamo la terra, godiamo della bellezza della natura, abbiamo una ricchezza di cultura che ci circonda, dobbiamo rispettare e chiedere permesso quando entriamo nel mondo che ci é stato donato, invece spesso lo maltrattiamo, ci lamentiamo e non riusciamo a vedere più in là di qualche centimetro. Credo sia fondamentale pensare che la cosa più importante sia il bene comune, il camminare insieme. Per i più scettici, il 2020 non è stato un anno felice per nessuno, tutti abbiamo sofferto per qualcosa, chi per malattia, chi per il proprio lavoro, chi ha perso una persona cara…. nessuno é scappato dalla sofferenza, allora nessuno deve essere privato del diritto di essere felice, quindi se qualcosa va male, va male a tutti perché siamo tutti collegati e figli della terra, pensare solo al proprio orticello prima o poi ci porterà aridità e mancanza di produzione, la natura è uguale per tutti.
Io vorrei accogliere questo 2021 con un atteggiamento diverso, di fiducia, di rispetto e di impegno personale, non mi aspetto nulla in regalo, ma una collaborazione verso una visione della vita fatta di cose profonde, belle, condivisibili e sane, rispettose di tutti cose e persone. Lo farò come persona, ma anche come musicista. L’arte e la cultura in generale rendono gli uomini liberi, danno capacità di scelta, ci insegnano a distinguere, a selezionare, aiutano a tenere alte le nostre energie e difese, ci allontano dalla depressione e apatia , che saranno le minacce imminenti di una nuova devastante malattia. … si può fare ancora qualcosa, ma non rimane molto tempo . Vedo troppi giovani, ma non solo, non avere voglia di niente. Sempre stanchi e seduti, rimbecilliti in chat cretine per ore e ore, ma a fine giornata cosa si é raccolto? Il NULLA. Non si può vivere senza avere una strada da seguire, senza una passione, senza la fiducia di farcela, non si può vivere nell’ansia costante per tutto, nella paura di ogni cosa, non si riesce a vivere senza la capacità di lottare, provare insistere, continuare… si é già morti col cuore che batte ancora per istinto alla vita. Purtroppo la mia capacità mediatica si ferma a poche persone e farà effetto saponetta, scivolerà quasi tutto in mezzo all’acqua, ma sento la responsabilità di dire questo, perché seduto per 8/10 ore al giorno a fare lezione , tante volte e sempre più spesso percepisco questo e lo leggo negli occhi…. lo dico con affetto e preoccupazione senza altri motivi.
E la musica dove sarà? Le nostre iniziative partiranno al più presto, in diverse modalità che vedremo in seguito, perché quest’anno si deve viaggiare di settimana in settimana, anche questo prendiamolo come un esercizio per la mente, visto che non possiamo cambiare le cose. Dimentichiamoci presto di alcune parole che abbiamo sentito allo sfinimento, come in sicurezza ( non esiste niente di sicuro e certo) in presenza ( se la nostra testa é altrove non basta essere lì col corpo, non capisco nulla lo stesso) coprifuoco ( chi è il nostro reale nemico? Un virus che esce di notte? Mi ricorda la Befana che scende dal camino, se il virus esiste esiste in ogni ora, forse bisogna migliorare il nostro buon senso e rispetto) lavarsi le mani( l’igiene va sempre mantenuta, non solo nelle mani) e tanto altro ancora, ma credo che l’esigenza più grande per non disintegrare la specie umana è quello di ritornare ad una vita , non quella di sempre, ma migliore….. non è questa un occasione per fare un punto e andare a capo? Qualsiasi età si possa avere, si può sempre ripartire, portare con se le cose buone fatte e staccare dalle cattive abitudini condizionanti. Lo studio corretto della musica impone anche queste discipline, il pensare ad una cosa senza distrarsi, il mantenere un passo constante senza emotivamente aumentare e tante cose ancora, sarà difficile proseguire per quelle persone che sono lontane da queste cose…. vi ho svelato un segreto della mia didattica : posso prevedere la capacità di arrivare ad un determinato risultato in base al vostro comportamento nella vita. Era ora di dirlo perché ognuno di noi possa fare un passo avanti, ascoltare e lasciarsi guidare con fiducia in una disciplina che non conosce, senza mischiare le proprie teorie, il sentito dire, i video tutorial e tanto altro ancora…. ragioniamoci un pochino.
Auguro a tutti voi che mi leggete e siete collegati in qualche modo a me con la musica o l’amicizia, un 2021 ricco di trasformazioni positive. Auguro alla musica di tornare ancora suonare e vi prometto molte sorprese …. felice anno a tutti ❤️❤️❤️
Chopin ….. con la sua capacità di parlare ai cuori con la musica , sia un compositore da riscoprire e vivere.
Dopo solo qualche mese di lavoro siamo riusciti ad organizzare un magnifico concertino alla scuola Lonjia di Via Paolo Sarpi, dove da quest’anno ho preso la direzione musicale. Riconosco che non è facile riuscire a portare la nostra cultura musicale europea e le nostre tradizioni verso un popolo che ha diverse sensibilità, ma la cosa positiva è la voglia che hanno di imparare e migliorare, loro accolgono e non rifiutano, noi talvolta parliamo e diamo giudizi senza ascoltare e nemmeno sapere. Sono quindi soddisfatto delle mie domeniche e giornate che quest’anno ho riservato per loro. Presto salirà anche la qualità e ci saranno nuovi appuntamenti, magari qualcuno dei nostri ha voglia di venire a fare un giro, serve sempre….. solo quando non abbiamo più qualcosa o qualcuno ne riconosciamo il vero valore.
I giorni dal 3 al 6 settembre hanno visto impegnati alcuni nostri ragazzi in una tre giorni di lezioni e concerto, invitati da Progetto Piano di Napoli, dove i titolari Alberto e Maria Rosaria Napolitano hanno messo a disposizione l’Auditorium dedicato al grande pianista Aldo Ciccolini, abbiamo suonato su un pianoforte a coda Bohemia scelto proprio dal grande Maestro, strumento di grande qualità e bella sonorità. Ancora una volta si è potuto vedere come il nostro ruolo di interpreti sia importante: il compositore ci lascia un messaggio, esprimendosi con i simboli della musica e noi dobbiamo trasformare in parole, ci trasmette uno stile, che noi dobbiamo conoscere e trasmettere, ci da una forma, noi dobbiamo conoscere la sua origine, struttura e rispettarne i canoni. Questo è stato il lavoro che abbiamo fatto in questi pochi ma utili giorni, il risultato è stato positivo, durante il concerto abbiamo potuto sentire tutte queste cose, che per me sono fondamentali per fare musica, lontano da esibizionismo e ricerca della sola perfezione.Bravi ragazzi! Sono consapevole che si deve migliorare molto dal punto di vista emotivo e di gestione della propria esecuzione, ma queste occasioni servono proprio per questo. Io so che col lavoro il meccanismo e la precisione si mettono a posto, ma lo stile il gusto musicale che abbiamo dentro è un dono diverso e non si può copiare, talvolta è il maestro particolare che lo trasmette all’allievo “che lo sa ascoltare, recepire e portare avanti”.Tra qualche settimana riprenderà l’anno scolastico e sentiremo certamente bellissimi concerti . Per me queste attività sono complementari ai corsi e non un extra, sono la prova della maturità raggiunta, ci mettono nella condizione di studiare di più e di capire quanto ci piace la musica. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile questi tre giorni, ricordare Napoli come una città piena di arte,cultura e storia, abbiamo visitato il Conservatorio e scoperto che è il più antico d’Europa, e secondo me il più bello, sono passati grandi musicisti italiani come Scarlatti, Paisiello, Mercadante e molti altri che con le loro opere hanno fatto e fanno ancora oggi “cantare” il mondo intero.
Il 7 luglio si è conclusa un’altra grande esperienza che l’associazione Pianotime ha permesso ai suoi studenti di affrontare, la masterclass di perfezionamento pianistico a Norcia.
Si è trattato di un ritiro intensivo della durata di quattro giorni che ha permesso a noi, studenti di ogni età, di approfondire e perfezionare brani di repertorio e di fare pratica di esecuzione in pubblico. Immersi nella pacifica atmosfera dei colli umbri, in un paesino raccolto e tranquillo, abbiamo avuto l’occasione di concentrare le nostre menti sullo studio di alcuni brani che già avevamo imparato durante l’anno e di svilupparli ulteriormente approfondendo i suoni, la musicalità e l’espressione. Personalmente trovo che la lontananza da qualunque possibile distrazione in cui incorriamo durante l’anno, come possono essere i compiti per scuola, i mille impegni che costellano le nostre agende et cetera, mi abbia permesso di dedicarmi completamente alla musica senza che questo mi pesasse. È incredibile come nel giusto contesto siamo in grado di studiare per ore senza avere la mente stanca e provata.
E non si è trattato solo di avere la possibilità di avere miglioramenti immediati e studiare in modo più mirato – cosa permessa dalle lezioni frequenti -, ma anche di confrontarsi col pubblico e mettere alla prova quanto appreso. I due concerti a cui abbiamo partecipato sono avvenuti in sere consecutive, permettendoci di correggere atteggiamenti e pensieri e di migliorarci nell’immediato; sono stati estremamente soddisfacenti e ci hanno offerto un ottimo riscontro. Dopo le esperienze dei concorsi di quest’anno, incontrare persone che sanno apprezzare la musica per quello che è, – emozione e comunicazione e poesia – e non solo sotto l’aspetto tecnico esecutivo è stato meraviglioso.
Oltre a questo, è stata un’esperienza che ci ha permesso di stringere nuove amicizie con alcuni alunni che hanno iniziato a suonare recentemente e a consolidare i rapporti con le persone che conosciamo da molto tempo. E sono lieta che la musica mi abbia permesso di incontrare ragazzi e bambini così diversi, con così tanto da dire, accomunati da questa bellissima passione.
Per riassumere, un’esperienza ricca sia dal punto di vista sociale sia culturale che ci ha permesso un ulteriore sviluppo in questo lungo cammino che è la nostra crescita personale. Ringrazio di cuore tutte le persone che mi hanno permesso di vivere quest’opportunità al pieno e consiglio vivamente a chiunque sia curioso di cogliere le prossime occasioni!