Sabato 9 ottobre siamo stati con alcuni allievi della nostra scuola a sentire un magnifico concerto per pianoforte, il programma era concentrato tutto su J.S.Bach, la suite francese nr 5 e le grandiose Variazioni Goldberg. Io sono un grande estimatore di Bach e studio da vicino la sua musica, le tecniche compositive, i fraseggi e i dialoghi delle voci, spesso lo sentiamo eseguito tutto uguale senza distinzioni, si “buttano”giù le note scritte con una scelta dei tempi piuttosto dubbia, non ci si sofferma sui particolari, perche? Perchè spesso Bach non viene capito e non viene analizzato e studiato a fondo, richiede molta cultura musicale, sia storica, sia armonica ma anche di ricerca,e, chi può farlo, con la sua esperienza di compositore. Questo è un compito che devono assumere assolutamente i maestri che insegnano, per poter trasmettere agli allievi il giusto messaggio e non una noia di note sparate a caso. Noi sabato abbiamo assistito ad una meraviglia, una lezione d’arte musicale allo stato puro, eseguita da un interprete speciale e spontaneo come Ramin Bahrami, ogni nota aveva un senso ed era collegata in modo magistrale ad una frase, un imitazione, ad un segno d’espressione e di ritmo dinamico, gli abbellimenti scelti ed eseguiti con gusto eleganti e sempre espressivi e mai smodati, il ritmo sempre vivo anche nei tempi lenti,alcuni miei allievi lo conoscevano già dai dischi, dove spesso ascoltiamo dei passaggi per eseguire anche noi quel tal fraseggio, ritmo o realizzazione degli abbellimenti e così via. Spingo tutti a seguire questo giovane pianista perchè sarà un personaggio che farà parlare molto di se e della sua opera integrale delle composizioni di Bach, abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo e sentirlo dal vivo e questo deve alimentare in noi nuovi obiettivi e stimoli di ricerca rinnovati.