Da qualche giorno sono finite le scuole e tutti siamo con la testa a riposo in attesa di ricarica e di nuovi stimoli per proseguire con vigore il nostro cammino formativo. Anche la musica va in vacanza, ma non per tutti. Alcuni allievi hanno deciso di proseguire lo studio anche nei mesi estivi, abbinandolo alle vacanze-studio che da dieci anni e più caratterizzano la nostra scuola. Dal punto di vista didattico trovo che queste esperienze siano dei polmoni di puro ossigeno per lo studente, in qualche settimana molti di loro riescono a ridare lustro al proprio livello musicale, recuperando la pratica corretta condizionata dalle troppe dispersioni che caratterizzano lo studio durante l’anno accademico. Oltre alla pratica, si ha la possibilità di riflettere sul proprio percorso di vita, di mettersi in relazione con gli altri negli spazi comuni, di praticare azioni positive e costruttive, di apprezzare le diversità e di imparare qualcosa dagli altri, ecco perché li chiamo stage di crescita personale oltre che musicale.
Vorrei con l’occasione ringraziare tutti quanti quest’anno hanno studiato con me, spero di essere riuscito a trasmettervi nuove cose e la passione per la musica che da sempre sento. Facendo un bilancio devo essere soddisfatto, specialmente se mi confronto con altri colleghi che lamentano spesso discontinuità e poca serietà del comparto studentesco. Se invece devo dire fino in fondo ciò che penso, posso affermare che non sono molto soddisfatto dagli allievi che frequentano i miei corsi accademici: credo sia il caso di chiarirsi il significato che ha il termine Corso Accademico nella mia scuola, a parte qualche rara eccezione, molti di loro non hanno rispettato ciò che prevede il nostro ordinamento: esami, concorsi, concerti, livello qualitativo medio-alto dello studio e preparazione, puntualità nella presentazione dei pezzi e decoro durante le esecuzioni, ormai errori banali frutto dei primi anni di studio dovrebbero essere eliminati, non si viene a lezione a studiare quello che si può fare a casa se non in casi particolari, ma per qualcuno è stato un anno sempre nello stesso tono. Ricordo che ci sono anche i corsi amatoriali seri, ci si può divertire forse di più, diventa meno stressante e pretenzioso. Chiedo di aiutarmi nel lavorare bene, se mi chiedete una cosa io lavoro per quella, non posso sempre arrivare a pensare che in fondo volevate un’altra cosa. Spesso poi faccio la parte di quello che ripete le stesse cose e non da cambiamento al vostro studio, ma se manca la terra sotto i piedi mi dite come si fa a camminare?
Ho notato invece una grande crescita nei più piccoli, mi complimento con voi e con i vostri genitori che mi hanno aiutato nei lavori quotidiani di studio, anche a leggere il diario o a dare il via allo studio giornaliero.
Un bravo anche agli adulti, che nonostante la vita densa di cose, trovano il tempo per portare avanti il nostro percorso musicale, mi rendo conto che è difficile essere sempre costanti, riposati e attivi, talvolta viene voglia di rinunciare quando i risultati sono discontinui o mediocri. Se avete passione non mollate perché prima o poi, lavorando bene le cose si risolvono e cambiano aspetto, prendetevi il tempo che avete a disposizione anche se poco ma fate qualcosa per voi stessi , vi sarà da compagnia per tutta la vita e vi terrà lontano da situazioni mentali scorrette, la musica diventa una medicina essenziale senza che ci rendiamo conto.
Per il prossimo anno ci saranno novità sui corsi degli adulti ( durata, frequenza, musica di gruppo) ma siate propositivi e non dite sempre di no!!!
Ricordo che entro fine agosto si dovranno presentare le domande d’esame, per chi li ha in programma a settembre.Se volete che la scuola provveda alla consegna e alla verbalizzazione delle pratiche fatelo presente entro il 17 luglio e consegnatemi la documentazione e le deleghe necessarie.
Vi auguro una serena estate, di riposo, distensione, ricarica e di ogni cosa a voi gradita.
Maurizio